IL NUMERO

1.288


È, in metri quadri, la superficie velica totale del veliero d’assalto di Greenpeace.

Lunga 58 metri con due alberi alti 50 (il corrispettivo di circa 16 piani di un palazzo), Rainbow Warrior III non è soltanto l’ammiraglia di Greenpeace, ma anche un veliero di ultima generazione, con tecnologie all’avanguardia, finanziato con il contributo di oltre 100.000 donatori. Naviga spinta dal vento (sino a 15 nodi) ma, all’occorrenza, anche con un motore diesel ibrido il cui calore viene recuperato per riscaldare l’acqua. Ha un sistema automatico che previene gli sversamenti di combustibile, uno scafo trattato con vernici atossiche ed è in grado di depurare le acque di scarico prodotte dai bagni e nella cucina per non provocare alcun inquinamento.

Una efficientissima task force d’assalto e una piccola e operativa comunità galleggiante in grado di avere un’autonomia carburante di 35 giorni. Ufficio, ponte di commando e cabina del capitano sono situati al livello più alto. Posizionati al secondo livello l’eliporto, le scialuppe di salvataggio rapido, la cucina, la sala radio e la sala mensa. Nel terzo livello invece si trovano la sala stampa e conferenze, la sala motori, l’infermeria e le cabine dell’equipaggio. Sono 32 le persone che può ospitare. La sua lunghezza totale è di 57, 92 m e ha un pescaggio di 5,15 m.

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