IL NUMERO

1.500.000.000

Il fruscio della carta di credito. Il tintinnio della cassa che si apre. Il clic che ti dice che il prodotto è stato messo nel carrello virtuale e l’altro clic per la transazione completata. La febbre da Black Friday quest’anno ha contagiato pesantemente anche gli italiani. Secondo i calcoli di Confesercenti e Swg, è di un miliardo e mezzo di euro il denaro movimentato ieri nelle ventiquattr’ore del venerdì di sconti pazzi su tutto – dall’abbigliamento ai casalinghi, dai ristoranti ai biglietti aerei – che dà il via, secondo una tradizione tutta americana, allo shopping prenatalizio.

In pratica, 14 milioni di italiani hanno passato il “venerdì nero” a fare acquisti in negozio o su internet, spendendo mediamente 100 euro a testa. Sono stati 200.000 gli store in tutta Italia ad esporre cartelli con sconti e promozioni e, in sette casi su dieci, le offerte verranno prolungate fino a domenica.

Secondo l’osservatorio del Politecnico di Milano, circa 800 milioni di euro sono stati spesi dagli italiani online, confermando che il commercio elettronico è una realtà ormai molto affermata nel Paese. Peccato che forse i pacchetti arriveranno con un po’ di ritardo. Il Black Friday è infatti stato scelto dai lavoratori di Amazon Italia, con sede a Castel San Giovanni, nel Piacentino, per attuare una giornata di sciopero rivendicando ritmi meno intensi, postazioni di lavoro adeguate e retribuzioni in linea con gli incassi del colosso delle vendite online. Più ballerine le cifre sull’adesione allo sciopero: il 50 per cento dei lavoratori ha incrociato le braccia secondo i sindacati, solo il 10 per cento secondo l’azienda.