IL NUMERO

1.778.000

Un milione e 778 mila sono le famiglie residenti che nel 2017 si stimano in povertà assoluta; all’interno di queste famiglie si parla di 5 milioni e 58 mila individui, su dati Istat.

Vari report si riferiscono a due distinte misure della povertà: assoluta e relativa, che derivano da due diverse definizioni e sono elaborate con metodologie diverse, utilizzando i dati dell’indagine campionaria sulle spese per consumi delle famiglie.

Quando si parla di povertà assoluta si fa riferimento all’idea della semplice sopravvivenza o a quella di un livello di vita ritenuto minimo accettabile e si ricollega a concetti quali i bisogni primari, il minimo vitale, il fabbisogno nutrizionale minimo, la disponibilità di beni e servizi essenziali per la sopravvivenza, si tratta di avere un’abitazione di ampiezza consona alla dimensione del nucleo familiare, riscaldata, dotata dei principali servizi, il minimo necessario per vestirsi, comunicare, informarsi, muoversi sul territorio, istruirsi e mantenersi in buona salute

La povertà relativa è correlata agli standard di vita prevalenti all’interno di una data comunità e comprendente bisogni che vanno al di là della semplice sopravvivenza, dipendente dall’ambiente sociale, economico e culturale e che quindi varia nel tempo e nello spazio.

Per parlare di povertà ci si basa su delle soglie di misurazione, valori minimi di reddito, al di sotto dei quali un individuo non può permettersi i beni di prima necessità per la sopravvivenza, sua e della sua famiglia. Bankitalia, stima questa cifra in 830 euro mensili e registra che, nel 2016, una persona su quattro è stata al di sotto di questa soglia.

L’aumento della povertà, soprattutto tra i più giovani, dimostra un abbassamento della qualità del lavoro: precariato e stipendi più bassi. La condizione di povertà, quindi, non riguarda più solamente i disoccupati. In pratica, sta crescendo l’esercito dei sottoccupati.

Se aggreghiamo i numeri sulla povertà assoluta a quella relativa, inoltre, notiamo un’ampia area grigia di persone, che va, via via, impoverendosi. I ricchi aumentano il proprio patrimonio e, contemporaneamente, diminuiscono di numero, la ricchezza è sempre di più concentrata nelle mani di pochi, a scapito di ampie fette di popolazione tagliate fuori, totalmente o parzialmente, dal circuito economico.