LA DATA

1 dicembre 1999
A Dubai apre l’hotel a 7 stelle

Dopo cinque anni di lavoro e 650 milioni di dollari di investimento, il Burj al-Arab, in italiano la “Torre degli Arabi”, è stato fastosamente inaugurato il 1 dicembre 1999.

Albergo a 7 stelle, due in più di qualsiasi altro lussuoso albergo al mondo, il Burj al-Arab è una vera opera d’arte e tecnologia, simbolo di Dubai e della ricchezza sfacciata di questo Emirato.

L’hotel, alto 321 metri, è situato su un isola artificiale collegata da un ponte di 280 metri, costruito a forma di vela e in modo che l’ombra dell’albergo non copra mai la spiaggia. Composto di 202 suites doppie di cui la più piccola è grande 169 metri quadrati e la più grande, invece, 780 i cui costi variano dai 600 dollari a notte sino ai 9.000 della suite reale.

Non dimentichiamo che gli emiri sono anche imprenditori e che la “Torre degli Arabi” produce una rendita annuale di circa 100 milioni di euro. La facciata principale del Burj Al-Arab è fatta in materiale tessile rivestito di teflon, inoltre, oro 22 carati, stoffe preziose e marmi di Carrara e brasiliani, rivestono ogni angolo di questo meraviglioso edificio. L’hotel è provvisto di eliporto, una boutique e tre ristoranti, di cui uno sottomarino e uno all’ultimo piano che permette ai clienti di godere della vista del Golfo di Dubai.

La notte, a intervalli di 15 minuti, l’albergo cambia colore attraverso un sofisticatissimo sistema di illuminazione studiato per creare un effetto scenico ma in modo da non infastidire gli ospiti che soggiornano all’interno. L’architetto che ha realizzato il Burj Al-Arab è Tom Wright, britannico, che comunque ha avuto il suo bel daffare a cominciare dalla realizzazione dell’isola artificiale.

Dubai è ora considerata la New York del Golfo e vuole proporsi anche come meta culturale, come dimostra il cosiddetto Louvre del Mondo Arabo inaugurato l’8 novembre 2017.