IL NUMERO

1 kg / 1 s

Un chilogrammo di combustibile al secondo è il consumo ordinario di un motore a reazione, come quelli in uso nei jet di linea. La cifra si evince da un articolo comparso sulla rivista “Focus” nel giugno del 2002, nel quale viene spiegato che il decollo incide in maniera sensibile sul consumo di carburante, tanto che se in un volo breve il distacco da terra ha un’incidenza di circa 1/3 rispetto al quantitativo totale di carburante bruciato, in un viaggio lungo questa proporzione può scendere a circa 1/8.

Solo per dare un’idea di quanto consumi un aereo di linea, e benché l’aereo in questione non sia più in uso, su una rotta come potrebbe essere quella tra Milano e New York che ammonta a circa 6 mila chilometri, un Jumbo jet consumava più di 63 mila litri di kerosene, a una media di 19 litri per miglio nautico, equivalente a 1,8 chilometri. Diviso per il numero dei passeggeri, 400 in tutto, viene un po’ meno di 158 litri a testa, per ognuna delle quali vengono prodotti anche 4 mila chili di anidride carbonica.

Lette così queste cifre rendono accettabile l’impiego dell’aereo dovendo muoversi da Parigi a Buenos Aires, un po’ discutibile, invece, o quanto meno con qualche rimorso di tipo ambientalistico sulla coscienza, andare da Roma a Torino “staccando l’ombra da terra”.

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