LA DATA

1 maggio 1753

Calendimaggio. Nella giornata che, prima di diventare ufficialmente la Festa del Lavoro era, per antichissima tradizione pagana, dedicata alla celebrazione delle feste di primavera e rinascita, il naturalista svedese Carl Nilsson Linnaeus pubblica in due volumi Species Plantarum, l’opera caposaldo della moderna nomenclatura botanica binomiale. Col che si intende che il celebre scienziato, dall’osservazione degli stami e dei pistilli delle specie vegetali allora conosciute, fu in grado di coniare per ciascuna un nome che a sua volta derivava dall’unione di due termini: l’uno indicante il genere di appartenenza della specie stessa (sempre in maiuscolo), l’altro costituito da un epiteto indicante le caratteristiche precipue della specie stessa (da indicarsi in minuscolo). Si avranno dunque, accanto al Pinus sylvestris che non richiede ulteriori spiegazioni, il Prunus avium (ciliegio selvatico), il Taraxacum officinalis (detto anche dente di leone), il Populus alba (pioppo bianco), il Tryticum aestivum, che altro non è se non il frumento, o la Bellis perennis, ovvero la comunissima pratolina, in un tripudio musicale di nomi ed epiteti che, rendendo omaggio alla Grande madre Terra, la avvicina senza volere alla sfera della poesia.

Alcuni anni prima, nel 1735, lo stesso Linneo aveva dato alle stampe la prima edizione del Systema Naturae, il cui titolo per esteso suona Systema Naturae per Regna Tria Naturae, secundum classes, ordines, genera, species, cum characteribus, differentiis, synonymis, locis, ovvero una prima classificazione del mondo naturale nei classici tre regni che si studiano sui banchi di scuola, vale a dire – per dirla con Linneo – animale, vegetabile, lapideum.

Un’opera vivente essa stessa, continuamente plasmata dalle mani dello scienziato-demiurgo, la quale nel corso delle sue tredici edizioni si accrebbe dalle iniziali undici pagine alle 3.000 dell’ultima stampa, avvenuta nel 1770: siamo in pieno Illuminismo ed il gusto enciclopedico ormai dilaga dalla Parigi di Diderot e D’Alembert, la cui Encyclopédie viene pubblicata per la prima volta nel 1772. Del resto, nella notte dei tempi dei racconti biblici, era stato Adamo che, su incarico del Creatore, nella Genesi si era assunto il fondamentale compito antropologico (ed antropocentrico) della nominatio, ovvero di dare a tutte le specie viventi un nome attraverso il quale conoscerle, possederle, in ultima istanza dominarle e farne buon uso: e qui si intende bene come Calendimaggio, le piantine di Linneo e la Festa del Lavoro c’incastrano ben qualcosa fra di loro.

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