LA DATA

1 marzo 2010

È stata la prima giornata internazionale di protesta dei migranti, con decine di manifestazioni in Italia contraddistinte dal colore giallo e sotto lo slogan “Una giornata senza di noi”, per i diritti degli immigrati.

Migliaia di immigrati si ritrovano in piazza, insieme a lavoratori italiani, giovani, movimenti di lotta, per rivendicare tutti quei diritti negati.

Si contestano le politiche, acuite dall’applicazione delle norme contenute nel cosiddetto “pacchetto sicurezza”, che rendono impossibile vivere: se il permesso di soggiorno è strettamente legato al contratto di lavoro e ti licenziano, l’immigrato corre il rischio di essere internato nei Centri di Identificazione e Espulsione; i figli degli immigrati che regolarmente vivono in Italia, al raggiungimento della maggiore età, pur nati qui, dovrebbero essere mandati nei paesi d’origine dei genitori, che magari non hanno mai conosciuto e di cui non parlano la lingua.

La giornata di sciopero dei lavoratori immigrati, vuole riportare tutto questo all’attenzione dei lavoratori e cittadini del nostro Paese, delle istituzioni, delle forze politiche, anche per cercare di creare un clima più favorevole per tutti, eliminando quella sensazione di caccia alla streghe che non è utile a nessuno.