IL NUMERO

1 miliardo

Secondo calcoli effettuati qualche anno fa dal Worldwatch Institute, nel mondo circolano più di 1 miliardo di veicoli tra mezzi leggeri e pesanti, con una media di circa 1 veicolo per ogni 7 abitanti.

Quando si fa questo genere di calcoli, purtroppo, si tende ad essere poco precisi, e tuttavia la cifra, più esattamente il rapporto, rende l’idea di quale sia lo stato di questo pianeta e di cosa ci attenda andando avanti sulla strada intrapresa.

Anche perché la crescita pare sia costante, inarrestabile e geometrica: nel 2011 si contavano 691 milioni di automobili, l’anno successivo 979 milioni, con un incremento del 42% circa.

L’articolo da cui sono tratte queste cifre fa un “pistolotto” sul fatto che i veicoli elettrici stentano a salire e che la produzione di veicoli ibridi è “appena percettibile” sul mercato globale dei veicoli.

Conforterebbe la notizia – stando i parametri di “benessere” condivisi dal mondo occidentale – che la Cina, uno dei paesi certamente più “bisognosi” di ampliare il proprio parco auto, vorrebbe incrementare la diffusione di auto ibride ed elettriche arrivando a quota 5 milioni entro il 2020, e se dovesse mantenere tale obiettivo, deterrebbe il 40% delle auto elettriche e ibride in circolazione sul globo.

Secondo Deutsche Bank Climate Advisors tale stima è assai utopica, essendo più realistico che riesca a raggiungere il risultato dei 3,5 milioni di veicoli “puliti” entro il 2020.

Aggettivo messo fra virgolette perché anche l’attuale ricorso a veicoli elettrici, considerate le fonti che producono tale energia, non è detto sia così conveniente in termini ambientali. Ad ogni modo, risulterebbe che la produzione di vetture ibride, benché in aumento, copra solo il 2% della produzione totale di veicoli.

Ciò detto, supponendo che un veicolo occupi in media – tra un Hammer e una Smart, per intendersi – 1 metro quadro di superficie, secondo il calcolo di Worldwatch Institute, 1 miliardo di metri quadrati del pianeta, lo 0,7%, sarebbero destinati a parcheggio: la Terra consta di oltre 149 milioni di chilometri quadrati di terre emerse, delle quali il 29,2%, 43,5 milioni, consiste di montagne, deserti, terre boschive e altre zone geomorfologiche minori. Resterebbero 104,5 milioni di chilometri quadrati di superficie trasformabile in parcheggio, il 70,1% di tutta la superficie emersa.

Da tutto ciò se ne deduce, come minimo, che non sta bene parcheggiare l’auto in doppia fila, nei parcheggi riservati a chi ha un handicap, davanti a un passo carrabile, sui marciapiedi. O no?

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