LA DATA

1 settembre 1939

L’Europa “distratta” consente alla Germania di aggredire la Polonia, dando inizio alla Seconda guerra mondiale. Alle 4,45 del 1 settembre 1939, la nave da guerra tedesca “Schleswig Holstein” apriva il fuoco contro la guarnigione polacca del forte Westerplatte, presso Danzica. Era il primo atto di guerra del secondo conflitto mondiale.

Il 3 settembre, l’Inghilterra si decide a dichiarare guerra alla Germania, dopo avere sperato fino all’ultimo momento in una pace di compromesso. La Francia fa lo stesso cinque giorni dopo e lancia una ridicola offensiva nella Sarre. Ma il mese seguente i due alleati restano fermi dietro la linea Maginot. Anche l’Armata Rossa di Stalin entra in Polonia, senza dichiarazione di guerra, in virtù del Patto di non aggressione concordato con Hitler, il 24 agosto precedente, che prevedeva una divisione del Paese.

La seconda guerra mondiale prende le mosse da un pastrocchio di trattati e interessi nazionali che non consentirono la creazione di un fronte unico europeo contro Hitler. Un pastrocchio che ha causato circa 55 milioni di morti di cui la maggior parte tra la popolazione civile. Scrive lo storico e giornalista Dmitry Lyskov: «Nel 1939 i territori occidentali dell’Ucraina e della Bielorussia furono annessi dall’Unione Sovietica. Possiamo dire che l’annessione fu operata sulla base del patto di non aggressione, firmato tra URSS e Germania, e dei protocolli segreti di questo documento. Tra l’altro anche la Polonia era legata alla Germania da un patto di non aggressione, sottoscritto ancora nel 1934, mentre Inghilterra, Francia e altre grandi potenze non impedirono l’annessione dell’Austria nel 1938 e gli accordi di Monaco che portarono alla spartizione della Cecoslovacchia. Vediamo cioè una determinata politica, che in quel momento era comune a tutta l’Europa, mirante alla nuova divisione del continente già seviziato dopo la Prima guerra mondiale».

Il 1 settembre 1939 è un pezzo di storia con cui fare i conti e trarre le debite lezioni, come ci sottolinea lo storico Rudolf Pikhoja, insignito dalla Polonia dell’Ordine Virtuti Militari per la scoperta degli archivi di Katyn’, in relazione all’importanza di questa data: «Gli eventi del 1° settembre 1939 costituiscono una svolta nella storia dell’Europa e del mondo. Ricordando gli eventi che hanno preceduto l’inizio della guerra, penso all’insieme delle cause che gettarono il mondo nel vortice della catastrofe. Credo che la causa più importante fosse l’egoismo statale e nazionale che spingeva i paesi d’Europa a pensare in primo luogo ai propri interessi. Per esempio, la Gran Bretagna e la Francia, dopo lo shock della Prima guerra mondiale, consentirono a Hitler di rigettare il Trattato di Versailles e poi lasciarono a tu per tu con l’aggressore il loro alleato — la Cecoslovacchia. Pensava ai propri interessi anche la Polonia, che attraverso l’alleanza con la Germania voleva restare indipendente. In maniera analoga si comportarono i dirigenti dell’URSS, quando firmarono il patto Molotov-Ribbentrop con i noti protocolli segreti. Il 1 °settembre 1939 è una denuncia contro chi si lasciò sfuggire la possibilità di fermare i pazzi che scatenarono il massacro. Eppure, le potenze mondiali dovevano fare soltanto una cosa , unirsi contro Hitler».

Nella storia si trovano le chiavi del comportamento umano, gli esempi da seguire egli errori da non ripetere.

Alicia Gimenez Bartlett