IL NUMERO

10… 9… 8…

Nel giugno del 2015 muore Jack King. Era la voce di Apollo 11, quella del countdown della missione che portò per la prima volta l’uomo sulla Luna.

Il noto commento di quel lancio è stato riutilizzato in canzoni e pubblicità, tra cui la canzone Tout Va Bien del gruppo giapponese Pizzicato Five.

Circa un’anno prima della morte di King, il 1° dicembre del 2014, la NASA ha mandato in pensione lo storico timer della Nasa.

È stato uno tra i quadranti più osservati del mondo. A Cape Canaveral ha scandito il conto alla rovescia di momenti storici come il lancio dell’Apollo 11, la missione che portò i primi uomini a camminare sulla Luna, il primo e l’ultimo lancio delle missioni Shuttle, nel 1981 e nel 2011, o il decollo del telescopio spaziale Hubble.

Ha preso il suo posto il moderno schermo al led che segna il countdown verso l’accensione dei razzi ma non solo: come allo stadio, mostra in diretta le immagini del lancio e dell’equipaggio all’interno. Molto più al passo coi tempi rispetto alle vecchie lampadine dell’orologio pensionato, ora smontato e portato al museo spaziale del Kennedy Space Center. L’origine della famosa sequenza di numeri è cinematografica, e viene dal film muto Una donna sulla luna,  (originale: Frau im Mond) di Fritz Lang, realizzato sulla sceneggiatura della moglie del regista, Thea von Harbou. Quando gli astronauti del film si trovano nelle loro cuccette, le immagini sullo schermo annunciano: «Noch 10 Sekunden!», «Meno 10 secondi!» Seguiti dai vari numeri: «Noch 6 Sekunden, 5, 4, 3, 2, 1, JETZT!». Il conto alla rovescia non fece la sua prima apparizione assoluta in questo film muto del ’29, ma questa fu la prima volta che venne associato alla partenza di un razzo.

In chiusura, un doveroso tributo a chi ha reso il countdown poesia.