DAILY LA DATA

10 dicembre 1909
Muore Nuvola Rossa

Leggendario capo indiano della tribù dei Teton Oglala, Nuvola Rossa prese questo nome dal padre quand’egli morì. Originariamente si chiamava Mahpìya Luta, che si potrebbe tradurre con Due Frecce, nome che gli fu dato alla nascita nel 1822 in quella che oggi si chiama North Platte nel Nebraska.

Distintosi in battaglia nei combattimenti che i Teton ebbero contro i Pawnee, i Crow e altre tribù nemiche, divenne celebre dopo il 17 agosto 1854, quando gli uomini del tenente J.L. Grattan si presentarono al villaggio Teton nei pressi di Fort Laramie per il solito ritiro delle razioni e per recuperare un bovino sfuggito a una carovana di Mormoni e macellato da alcuni Dakota. I soldati di Grattan aprirono il fuoco con l’artiglieria e fecero un massacro nel quale venne ucciso anche il capo Mahto Iowa (Orso Agitato). Nuvola Rossa a capo degli Oglala e Coda Chiazzata alla testa dei guerrieri Sichangu, sopraggiunsero durante il combattimento e sterminarono il reparto di Grattan.

Dopo il celebre sterminio dei Cheyenne a Sand Creek – cantato anche da Fabrizio De André – Teton, Cheyenne e Arapaho assediarono Julesburg, nel Colorado distruggendola e sconfissero le truppe con la giubba blu.

Nuvola Rossa, a differenza di Coda Chiazzata, non sottoscrisse il Trattato di Laramie del 27 giugno 1866 e fino al 1868 guidò la resistenza nella regione del Powder River di Teton Dakota, Cheyenne e Arapaho e depose le armi solo in seguito all’abbandono da parte del governo statunitense del progetto ferroviario “Bozeman Trail” che avrebbe dovuto collegare il Wyoming ai bacini auriferi del Montana.

Arrestato e costretto sotto stretto controllo militare nella riserva di Pine Ridge nel South Dakota, così come Coda Chiazzata in quella di Rosebud, non poté unirsi alla guerra per la difesa delle Black Hills intrapresa da Tatanka Yotanka (Toro Seduto), Tashunka Witko (Cavallo Pazzo) ed altri.

Destituito dalla carica di capo nel 1881, si spense nel 1909 nella riserva di Pine Ridge dove trascorse gli ultimi anni di vita.

La sua storia, narrata in maniera molto romanzata nel film del 1951 Tomahawk – Scure di guerra, di George Sherman, anticipa, sia pure vista con gli occhi di un bianco, la denuncia delle stragi americane contro i nativi molto prima di Soldato blu 10e Balla coi lupi.

 

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