LA DATA

10 febbraio 1933

Al termine di un durissimo combattimento, al tredicesimo round, Primo Carnera il 10 febbraio 1933 mette al tappeto Ernie Schaaf.

Il pugile americano, un ex marine che tutti chiamano “La Tigre del Mare“, morirà quattro giorni dopo in seguito ad una emorragia cerebrale. Il pugile americano portava ancora i segni di una devastante sconfitta inflittagli sei mesi prima da Max Bear, e sicuramente non avrebbe dovuto salire sul ring. Ma al Madison Square Garden di New York  the show must go on e a nessuno interessa della sua salute, e finisce per essere tempestato dai micidiali pugni di Carnera che lo mandano prima all’ospedale e poi al cimitero.

Distrutto dalla notizia e afflitto dal rimorso il pugile friulano prende la decisione di abbandonare la carriera ma fu proprio la madre di Ernie Schaaf che lo fece desistere dalla sua idea, scagionandolo da ogni responsabilità.

Anche se Carnera, che già era stato soprannominato dall’alto dei suoi oltre due metri di statura, 126 chili di peso e 52 di piede “la montagna che cammina”, da quel momento venne etichettato dalla stampa d’oltreoceano anche come «il gigante dal destro che uccide».

Dopo due mesi dal tragico evento riprese gli allenamenti in vista dell’incontro per il titolo mondiale del 29 giugno 1933 quando sfidò il campione in carica Jack Sharkey che liquidò velocemente mandandolo ko al sesto round e conquistando così la cintura di Campione del mondo dei pesi massimi, primo ed unico italiano ad ottenere questo prestigioso titolo.