DAILY LA DATA

11 dicembre 1955
Nasce il Partito Radicale

Atipico partito che ai propri militanti ha consentito anche di essere iscritti ad altri partiti, il Partito Radicale, cui si devono fondamentali battaglie in favore dei diritti civili – tra tutte le leggi sul divorzio, l’aborto ed oggi ancora sul suicidio assistito – nasce l’11 dicembre del 1955 da una scissione nel Partito Liberale Italiano.

All’inizio ha il suo riferimento culturale nel settimanale “Il Mondo” diretto da Mario Pannunzio e intorno ad esso raccoglie un nutrito gruppo di intellettuali di tradizione socialista, liberale, azionista e anticlericale, tra cui Ernesto Rossi, Arnoldo Foà, Antonio Cederna.

Ma fra di essi c’era anche Leopoldo Piccardi che lo storico Renzo De Felice nel 1961 smascherò come uno degli artefici delle leggi razziali del 1938. Questo episodio, divenuto un vero e proprio caso, portò il partito sull’orlo del collasso, ma Marco Pannella, fino a quel punto esponente della componente minoritaria chiamata Sinistra Radicale, ne diventa leader smantellando però la struttura organizzativa originaria a favore di un modello libertario e anti-gerarchico.

Si impegna per la revisione dei Patti Lateranensi e l’abrogazione del Concordato, contro i finanziamenti occulti alla politica, per l’affermazione dell’antimilitarismo. E ancora per il divorzio, l’aborto, l’anti-proibizionismo, l’obiezione di coscienza. Sostiene il femminismo e si batte per le libertà sessuali, a partire da quelle degli omosessuali. In molte battaglie affianca altre organizzazioni, sceglie come mezzi di lotta la disobbedienza civile, le autodenunce, i sit-in, le maratone oratorie, i digiuni, le manifestazioni in fila indiana, seguendo un’impostazione di nonviolenza gandhiana. Si batte a fianco dei partiti di sinistra per  la riforma del diritto di famiglia e l’estensione del voto ai diciottenni.

Talvolta si presenta alle elezioni politiche, ottenendo fino ad un massimo di 20 eletti nel 1979, ma nel 1989 decide di non presentare più liste in qualsiasi tipo di elezioni, rinnova il suo simbolo e lo riserva alle lotte politiche sui diritti civili con un’ottica transnazionalista e transpartitica, Più volte cambia nome, e anche le alleanze sono spesso alterne.

Oltre a Pannella, Emma Bonino, ma anche Adele Faccio, Gianfranco Spadaccia, Mauro Mellini, Adelaide Aglietta, lo stesso Francesco Rutelli.

Significativo il sostegno all’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca e l’autodeterminazione dell’individuo.