IL NUMERO

1154

1154 è l’anno a cui risale un antico documento arabo siciliano, simile a una guida turistica. In questa preziosa testimonianza figura, in una della sue prime attestazioni, l’abitudine di consumare una sorta di vermicelli impastati con grano duro, resi commestibili mediante bollitura e conditi in modo frugale: ebbene sì, si tratta del prototipo degli spaghetti.

Questa pasta secca, di cui cinesi e siciliani si litigano i natali, approdò in Sicilia grazie agli Arabi con il nome poco invitante di vermicelli. Quando nell’Ottocento si diffuse l’abitudine di consumare questo alimento in Nord America, la traduzione del termine per designare la pietanza era veramente poco stuzzicante… chi vorrebbe mai mangiare dei little worms, ossia piccoli vermi? Così divenne frequente chiamare questi sottili bastoncini di pasta spaghetti, affrancandoli all’idea dello spago mangiabile.

Attualmente, questo formato di pasta è uno dei più diffusi, in quanto versatile e adatto a sposarsi con i più vari condimenti; se servito con una generosa dose di salsa di pomodoro e una bella fogliolina di basilico o annegato in un buon brodo caldo dagli aromi orientali, rimane il fatto che la  sia uno dei piatti più amati in tutto il mondo!