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Tonnellate di rifiuti elettronici nel 2020

I Raee sono i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, che nel 2020 in Europa potrebbero raggiungere 12 milioni di tonnellate. Le associazioni dei consumatori si stanno muovendo e la Commissione Europea ha approvato un regolamento per arginare il fenomeno

La cosiddetta “obsolescenza programmata”, cioè la breve vita dei dispositivi elettronici che si usurano e cessano di funzionare troppo presto perché mal costruiti e difficili da riparare, sta diventando un’emergenza, in Italia e non solo. La produzione di rifiuti per l’usura di frigo, tv, lavatrici, computer, cellulari, ecc (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, detti Raee) sta aumentando al ritmo del 3-5% all’anno e si stima che raggiungerà le 12 milioni di tonnellate entro il 2020, in Europa.

Contro questo fenomeno, Altroconsumo e le organizzazioni di consumatori di Spagna, Belgio e Portogallo, hanno lanciato il progetto Prompt, acronimo per Premature Obsolescence Multi-stakeholder Product Testing programme, con una piattaforma online dove è possibile segnalare casi di questo tipo, inserendo dati e caratteristiche del prodotto malfunzionante: più alto sarà il numero di segnalazioni, maggiore sarà la forza delle azioni che saranno intraprese per tutelare i consumatori da questa pratica.

L’obiettivo del progetto è quello di sviluppare un programma di test indipendenti per valutare la longevità dei prodotti elettronici, in modo da stimolare i produttori, ma anche incentivare i consumatori ad utilizzare più a lungo i prodotti, a ripararli e ad accettarne anche di seconda mano. Recentemente, anche la Commissione Europa è scesa in campo, adottando il regolamento Ecodesign, emanato proprio come misura per sostenere la riparabilità e la riciclabilità dei prodotti.

«Il pacchetto – scrive “Adnkronos” – prevede una regolamentazione che rende obbligatorio mantenere sul mercato per almeno 7 anni alcuni pezzi di ricambio. Le 10 categorie di strumenti tecnologici coinvolti sono: frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, display elettronici (televisori inclusi), motori elettrici, trasformatori, alimentatori, impianti di illuminazione, frigoriferi con funzioni di vendita e attrezzature per saldatura. Un provvedimento che contribuirà agli obiettivi di economia circolare, migliorando la durata della vita, la manutenzione e il riutilizzo degli apparecchi e al tempo stesso alleggerirà le spese delle famiglie».