LA DATA

12 giugno 1942

Tredici anni e tutta una vita davanti. I sogni sul futuro, i problemi quotidiani con le amiche, i pensieri più intimi affidati a quel diario a quadretti, bianco e rosso, testimone della vita di una giovane donna, per la quale la storia aveva in serbo un destino tragico.

Anna Frank ha ricevuto un diario per il suo tredicesimo compleanno, il 12 giugno 1942. Quel giorno Anna si trovava, come tutti gli altri giorni da molto tempo, insieme alla sua famiglia nel nascondiglio predisposto dal padre di Anna, Otto Frank. La famiglia, infatti, di origine ebrea, era dovuta scappare dalla Germania con l’ascesa del Nazismo, trovando rifugio nella vicina Olanda.

Inizialmente Anna annotava (in olandese) su quel diario destinato a diventare celebre piccoli aneddoti della sua vita quotidiana, poi iniziò a scrivere un’immaginaria conversazione con le protagoniste di popolari romanzi per ragazze del tempo. La piccola Anna non riuscì mai a completare il suo diario né a diventare adulta: nel 1944 venne prelevata dal suo nascondiglio dalla Gestapo e deportata a Auschiwtz prima e a Bergen-Belsen, dove trovò la morte nel febbraio del 1945.

Il solo padre Otto sopravvisse alla tragedia e, una volta fatto ritorno a Amsterdam, decise di far leggere il diario di Anna a vari amici, che gli consigliarono di pubblicarlo. Da allora, il Diario di Anna Frank è un celebre libro che racconta l’orrore del regime nazista, attraverso gli occhi di una giovane donna alla quale non è stato permesso di crescere.