IL NUMERO

120.000

Erano i dipendenti della Fiat nel 2000, prima che Sergio Marchionne prendesse le redini dell’industria automobilistica torinese trasformando la “Fabbrica Italiana automobili Torino”, in Fca, “Fiat Chrysler Automobiles”, terzo o quarto colosso mondiale del settore.

Ora, racconta Bruno Ugolini in un articolo pubblicato su “Strisciarossa”, i dipendenti sono solo 29 mila «per il superamento di forme superate di organizzazione del lavoro, ma anche per perdite di mercato».

Le gravi condizioni di salute del manager che lo hanno costretto a lasciare il timone dell’ex impero Agnelli, hanno diviso il giudizio dei commentatori fra quanti, dinanzi all’implacabile verdetto sanitario, lo hanno esaltato acriticamente, descrivendolo quasi come un santo, e quanti, pur di ritagliarsi un po’ di spazio sulle colonne dei giornali, non hanno esitato a gettare fango sulla persona senza nemmeno la delicatezza richiesta in questi frangenti.

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