LA DATA

13 agosto 1961

Il 13 agosto 1961 iniziò la costruzione del Muro di Berlino, che divise la parte est della città dalla parte ovest per ben 28 anni, fino al 9 novembre 1989. Lungo più di 155 km, nel 1962 venne raddoppiato con un secondo muro all’interno della frontiera, chiamato la “striscia della morte” perché chi tentava la fuga finiva per morirci: le vittime furono oltre 200. Nel ’75 lo rinforzarono  ulteriormente, l’altezza divenne 3,6 metri e lo spessore 1,5 metri.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale Berlino era stata organizzata in quattro settori gestiti da Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Unione Sovietica, ma via via che le tensioni fra est ed ovest aumentavano, passare dall’una all’altra parte della città diventava sempre più difficile.

Nel 1952 fu decretata la chiusura del confine, e i passaggi vennero sottoposti a controlli molto severi. L’area più estesa era quella sovietica, mentre negli anni seguenti i tre settori controllati dagli altri stati divennero una parte della Germania Ovest; la struttura isolò completamente i settori occidentali, rendendoli una enclave all’interno della Germania Est. Con il muro la DDR rese marginali i flussi di professionisti e lavoratori specializzati verso ovest: dai due milioni e mezzo di migrazioni tra il 1949 e il 1961 si passò ad appena cinquemila trasferimenti – in buona parte clandestini – tra il 1962 e il 1989, anno in cui la guerra fredda allentò la morsa e il muro di Berlino venne buttato giù dai suoi abitanti.

 

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