LA DATA

13 settembre 1953

Il 13 settembre 1953 Nikita Khruščёv viene nominato segretario generale dell’Unione Sovietica.

Aveva quasi sessant’anni quando, dopo le lunghe lotte per il potere seguite alla morte di Iosif Stalin (1953) e il breve periodo di leadership di Georgij Malenkov, Chruščëv divenne il leader dell’Unione Sovietica. Fu il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica (PCUS; in carica dal 1953 al 1964) a denunciare pubblicamente i crimini di Stalin, dando avvio alla cosiddetta “destalinizzazione”, e anche il primo leader sovietico a visitare gli Stati Uniti (il 15 settembre 1959), paese con cui intese stabilire un rapporto di pacifica coesistenza.

La leadership di Chruščëv fu cruciale per l’URSS. Egli stupì i delegati del XX Congresso del PCUS il 25 febbraio 1956 col suo famoso “discorso segreto” in cui denunciava il culto della personalità di Stalin e i crimini commessi durante la Grande Purga.

Nel 1959 Richard Nixon, allora Vicepresidente degli Stati Uniti, trascorse le sue vacanze in Unione Sovietica, inviato dal presidente Eisenhower per inaugurare l’Esposizione Nazionale Americana a Mosca.

Chruščëv viene ancora oggi ricordato per uno dei momenti più iconici del XX secolo: era il 12 ottobre 1960, e in una seduta dell’ONU Chruščëv si tolse una scarpa sbattendola sul tavolo, solo brandendola secondo altre fonti, per protestare contro le affermazioni del delegato filippino, che accusava l’Urss di “imperialismo” in Europa orientale. Quell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, la 15/a, è ricordata come una delle più infuocate nella storia.

Nel 1961 Chruščëv approvò poi il piano per la costruzione del muro di Berlino proposto da Walter Ulbricht, leader della Germania Est, allo scopo di arrestare le ormai massicce emigrazioni clandestine verso l’Occidente.