IL NUMERO

14

È il numero delle montagne che sulla Terra superano gli 8.000 metri di altitudine sopra il livello del mare (s.l.m.). Sono il sogno degli scalatori, le vette insuperabili, il limite inarrivabile, dove tuttavia l’uomo è riuscito ad arrivare nel suo incessante desiderio di superare sempre se stesso.

La lista non si basa sul concetto di vetta, vale a dire delle punte più alte, ma su quello di massiccio, per cui ci sono massicci che hanno più vette alte 8.000 metri. Se le si dovesse calcolare singolarmente sarebbero 22. L’elenco è stato calcolato negli anni trenta del Novecento.

Tutti gli ottomila si trovano in Asia centro-meridionale: 9 nella catena dell’Himalaya, 4 in quella del Karakorum, 1, il Nanga Parbat, in Kashmir.

L’Everest, 8.848 metri, è il più alto. Fu scalato per la prima volta nel 1953 da Edmund Hillary e da Tenzing Norgay impiegando le bombole di ossigeno e senza di queste solo nel 1978 da Reinhold Messner e Peter Habeler.

Il secondo è il K2, 8.611 metri, conquistato nel 1954 da Achille Compagnoni e Lino Lacedelli e, senza ossigeno da Louis F. Reichardt nel 1978.

La voce “Ottomila” di Wikipedia dà il dettaglio di tutte le scalate, comprese quelle fatte d’inverno, di queste 14 meraviglie.

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