IL NUMERO

152

Secondo le statistiche, sono 152 i “ricconi” in Italia e, se ci basiamo sul famoso pollo di Trilussa, è facile immaginare quanti poveri ci siano a fronte di questa cifra. Secondo la rivista “Forbes” tra i 10 uomini più ricchi d’Italia figurano stilisti, industriali e politici; alcuni di loro si sono “fatti da sé”, altri hanno raccolto l’eredità di genitori o nonni con il pallino dell’industria e della finanza.

Fatto è che questi imprenditori detengono gran parte del patrimonio italiano mentre, al momento, nel nostro Paese si contano 5 milioni di poveri. Secondo l’ultimo rapporto Istat relativo al 2017, in Italia non c’era un tasso di povertà così alto dal 2005, mentre dal 2016 al 2017 la povertà assoluta è cresciuta sia in termini di famiglie, 1 milione e 778 mila, che in termini di persone. Per povertà assoluta l’Istat intende quella a causa della quale non si hanno le possibilità di far fronte a una spesa mensile minima considerata essenziale a uno standard di vita quanto meno accettabile.

Sebbene il fenomeno della povertà assoluta sia prevalentemente diffuso al Sud, dove il 10,3 % delle famiglie vive in condizione di povertà, sembra in aumento anche nei centri e nelle periferie delle aree metropolitane del Nord.