LA DATA

17 aprile 1961

Era il 17 aprile 1961 quando circa 1.500 esuli cubani, addestrati e guidati dalla Cia, sbarcarono sulla Playa Giron con l’intenzione di invadere l’isola ma l’operazione si concluse in un clamoroso insuccesso.

Gli esuli cubani anticastristi, appoggiati dagli Stati Uniti, approdano sulla spiaggia di Giron, nella Baia dei Porci, nel tentativo di invadere l’isola e rovesciare il regime di Fidel Castro, con il quale, dal gennaio 1961, gli Stati Uniti avevano interrotto le relazioni diplomatiche. La strategia messa in piedi dalla CIA, prevedeva l’aiuto, ma non l’alleanza, del governo americano e la fusione degli esuli con i guerriglieri anticastristi presenti sull’isola al fine di creare un governo provvisorio che avrebbe dichiarato guerra a quello di Castro. Solo a quel punto gli americani sarebbero intervenuti con tutte le loro forze.

Gli esuli vennero addestrati dalla CIA in vista di questa operazione, approvata dal presidente Kennedy, che dette seguito al piano del predecessore, Dwight D. Eisenhower, che nel marzo del 1960 aveva deciso di far cadere il governo di Cuba al cui vertice c’erano i rivoluzionari, che assieme a Fidel Castro e a Che Guevara, avevano sconfitto l’esercito del precedente dittatore dell’isola, Fulgencio Batista.

Due giorni prima della data dello sbarco, aerei Usa, con la bandiera cubana sulla fusoliera, bombardarono tre basi militari aeree a Cuba Il giorno dopo, ai funerali di un cubano ucciso nell’attacco, Castro per la prima volta dichiara socialista la sua rivoluzione, in un infuocato discorso all’Avana. «Ciò che l’imperialismo non ci perdona – afferma – sono la dignità, l’integrità, il coraggio, la fermezza ideologica, lo spirito di sacrificio e lo spirito rivoluzionario del popolo cubano. Non possono perdonarci che proprio davanti al loro naso abbiamo fatto una rivoluzione socialista, proprio davanti agli Stati Uniti».

Kennedy aveva dato istruzioni affinché le forze aeree Usa non intervenissero direttamente, o almeno cercassero di non apparire coinvolte. Per preservare sul piano diplomatico la tesi della «negazione e non conoscenza» dell’intervento da parte del governo Usa, gli aviatori erano stati addestrati a dire di essere dei mercenari se fossero stati catturati vivi. Quando la CIA diede alla fine il via alle azioni aeree, quattro piloti furono abbattuti. Il Pentagono non ammise che erano piloti Usa, però, e attese il 1976 per dare loro le medaglie di rito ai caduti, e chiese alle stesse famiglie di tenere per sé, coperte, cerimonie ed onorificenze.

Il 17 aprile, Gli esuli cubani arrivarono alla Baia dei Porci dando inizio alla battaglia: le stime parlano di 160 morti sul fronte americano e altri 100 tra civili e militari cubani. Il tentativo d’invasione viene respinto dall’esercito cubano in sole 65 ore e il fallimento dell’operazione creerà seri imbarazzi all’amministrazione Kennedy. Nel dicembre del 1962 Washington e l’Avana si accordano per lo scambio di 1.113 prigionieri detenuti a Cuba contro medicine e cibo.