LA DATA

17 gennaio 1929

Il 17 gennaio del 1929 vide debuttare sulla serie di strip Timble Theatre, pubblicata sulla rivista a fumetti “King Features” di marchio Hearst, un personaggio secondario dall’aria particolarmente arcigna e mercuriale: un marinaio snello e nodoso corrispondente al nome di Popeye.

Non ci volle molto tempo perché il personaggio, ideato dal fumettista Segar, finisse per eclissare con la sua popolarità lo stesso fumetto di cui doveva essere solo un comprimario, perché poi divenisse il protagonista di un brand fumettistico tutto suo portato avanti da altri autori; da allora, Braccio di Ferro è diventata una delle icone mondiali dei cartoon, non solo grazie ai longevissimi fumetti a lui dedicati, ma anche a celebri cartoni animati prodotti da Max Fleisher negli anni Quaranta, seguiti poi da altre produzioni nei decenni successivi.

Anche i comprimari di Braccio di Ferro sono divenuti icone amate e impresse nell’immaginario collettivo, come l’eterna fidanzata Olivia, il brutale buzzurro Bluto, il parassita Poldo…personaggi che sono rimbombati nei decenni, fino addirittura ad un film degli anni Ottanta, senza però perdere la loro essenza di macchiette dell’immaginario americano di inizio Novecento; un immaginario fatto di sogni, avventure in lande esotiche e in quartieri fumosi, ma anche della povertà di crisi economiche e finanziarie in successione fino al cataclisma del ’29 e da un senso di sotterraneo trionfalismo suggerito dal primo conflitto mondiale, che però troverà vera imposizione mondiale solo molto tempo dopo. Questo mondo della miseria e delle promesse, incarnato da film, fumetti e musica destinata a conquistare il mondo secondo gli incubi di Adorno, ha parlato un linguaggio forse autenticamente popolare e neorealista, diverso rispetto a quello pomposo, opulento e insostenibilmente ipocrita dell’America del secondo dopoguerra.