LA DATA

17 settembre 1928

Il 17 settembre 1928 nacque a Trieste Tullio Kezich, uno dei più importanti critici cinematografici italiani, oltre che commediografo, sceneggiatore e attore.

La sua esperienza di critico cinematografico iniziò nel 1941, quando da adolescente intrattenne una fitta corrispondenza come lettore con le riviste “Cinema” e “Film”. L’esordio da giornalista avvenne il 2 agosto 1946, come recensore per l’emittente radiofonica Radio Trieste, con la quale collaborò fino agli inizi degli anni Cinquanta, occupandosi dal primo dopoguerra del Festival cinematografico di Venezia. Nel 1950 iniziò la collaborazione con la rivista “Sipario”, di cui divenne direttore dal 1971 al 1974.

Nel corso della sua carriera collaborò con la “Settimana Incom”, con il periodico “Panorama”, con i quotidiani “la Repubblica” e “Il Corriere della Sera”.

Uomo di grande cultura scomparso nel 2009, Kezich fu attivo anche in teatro, firmando riusciti adattamenti di capolavori della letteratura: La coscienza di Zeno, dal romanzo omonimo del suo concittadino Italo Svevo, che fu allestito la prima volta nel 1964 da Luigi Squarzina con l’interpretazione di Alberto Lionello – attore protagonista anche di un ulteriore adattamento, per la televisione, firmato sempre da Kezich nel 1966; Bouvard e Pécuchet dall’opera incompiuta di Flaubert, nel 1968 insieme con Squarzina; Il fu Mattia Pascal dal racconto di Pirandello, allestito nel 1974 ancora da Squarzina con Giorgio Albertazzi protagonista.
Tutto suo invece è W Bresci, scritto nel 1971 per il Piccolo Teatro di Milano.

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