IL NUMERO

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Sono le posizioni perse da Roma – che scende dal 67° posto dello scorso anno all’85° di questo, registrando il peggioramento più marcato – nella classifica sulla qualità della vita nelle 110 province italiane condotta dell’Università La Sapienza per il quotidiano economico “Italia Oggi”. Traffico, “manutenzione” della città, buche stradali, rifiuti: sono questi i fattori che la capitale paga per il degrado evidente di cui è vittima.

La graduatoria, giunta alla ventesima edizione, conferma Bolzano al primo posto, seguita da Trento e Belluno. Il Nordest in generale ottiene un giudizio positivo.

Ma non solo Roma è in discesa: Firenze scivola dal 37° al 54° posto e pure Venezia arretra, mentre Milano, unica tra le grandi città, risale passando dal 57° al 55° posto. Senza variazioni rispetto allo scorso anno Napoli (in terzultima posizione) e Palermo (al 106° posto). Fanalino di coda Vibo Valentia.

La valutazione sulla qualità della vita si basa su nove elementi: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita, con 21 sotto dimensioni e 84 indicatori di base.