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La paga di un pastore senza diritti

Sfruttamento di un pastore bengalese nelle campagne pugliesi

Nel paese dell’aiutiamoli a casa loro, trovare nuovi schiavi per i lavori agricoli e gli allevamenti è facile, facilissimo. Un imprenditore agricolo della provincia di Bari, pregiudicato, pagava un giovane bengalese 1,80 euro l’ora per 11 ore di lavoro senza giorni di riposo, un alloggio in un container fatiscente, come servizi igienici il pozzo dal quale si abbeveravano gli animali. Il pastore, tra l’altro, non percepiva alcun compenso da due mesi. Il “padrone” è stato arrestato dai carabinieri della task force contro lo sfruttamento sul lavoro per sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, dato che il giovane pastore era anche senza permesso di soggiorno. Pare che in tutta la Puglia i carabinieri stiano effettuando controlli a tappeto e arresti per punire questa diffusa forma di sfruttamento; già nel 2016 un caso analogo aveva portato ai domiciliari due imprenditori, multati per oltre centomila euro.

 

 

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