DAILY LA DATA

19 giugno 1981
Muore Lotte Reiniger

Nata nel 1899, è stata un'autentica pioniera della tecnica delle silhouette animate, le cosiddette ombre cinesi, che ha elevato a forma d'arte cinematografica

Dalla pubblicità tedesca per la crema Nivea a collaborazioni con grandi compositori come Kurt Weill e Paul Dessau: Charlotte (Lotte) Reiniger – in sessant’anni di attività in Europa e in Canada – è stata un’autentica pioniera della tecnica delle silhouette animate, le cosiddette ombre cinesi, che ha elevato a forma d’arte cinematografica. Nata a Berlino il 2 giugno 1899, frequenta da ragazza la scuola di recitazione di Max Reinhardt, lavora come comparsa al Deutsches Theater, ma la sua autentica passione sono le silhouette, fino a fare di un hobby un mestiere vero. Comincia dai titoli di testa per Der Rattenfänger (1918) di Paul Wegener (di cui è una grande ammiratrice) e per un corto antimilitarista di Rochus Gliese, Die Apokalypse, sempre nel 1918. Un anno dopo conosce il regista Carl Koch, che sposerà nel 1921.

Con il marito, Berthold Bartosch e Walter Ruttmann, realizza tra il 1923 e il 1926 quello che è considerato il suo capolavoro: Die Abenteuer des Prinzen Achmed (Achmed, il principe fantastico), un lungometraggio muto e in bianco e nero ispirato alle Mille e una Notte, tutto realizzato con le ombre cinesi. Il film è composto da oltre trecentomila singole inquadrature; per ottenere i movimenti, i personaggi – realizzati in piombo e cartone – constano anche di cinquanta pezzi separati, tenuti insieme da fili metallici. È uno dei primi lungometraggi della Storia, creato – come si esprimerà nel 1928 un entusiasta Bertold Brecht – con «una diligenza quasi asiatica»: per paura di annoiare il pubblico, Lotte e i suoi collaboratori decidono di arricchire le silhouette con immagini ed effetti realizzati con altre tecniche. Si usa la sabbia e, soprattutto, l’apparato Fischinger (una specie di affilatrice, sincronizzata alla macchina da presa, che taglia fette di cera multicolori, per ottenere una particolare animazione astratta). Gli effetti speciali del film sono invece ottenuti con la sovrapposizione di tre diverse lastre che formano il background, sul tavolo multipiani (o trick-table) che la stessa Reiniger ha ideato: questo sistema consente di riprendere dall’alto tutte le lastre contemporaneamente, dando profondità di campo alle silhouette. Sulla copia al nitrato della pellicola, vengono impostati anche i viraggi cromatici per gli sfondi. Molti anni dopo, Lotte racconterà i suoi segreti nel libro Shadows Theatre and Shadows Films (1970). 

Dal Principe Achmed in poi, la carriera di Reiniger prende il volo: nel 1933, ad esempio, realizza la sequenza iniziale d’animazione per il Don Quichotte di Georg Wilhelm Pabst e una propria Carmen; l’anno successivo produce sei corti animati da Die Zauberflöte di Mozart. Seguono anni in cui la coppia resta lontana dalla Germania nazista: Lotte e Carl operano a Roma e per la Scalera Film, poi si stabiliscono a Londra. Uno dei numerosi cortometraggi di Lotte, negli anni Cinquanta, The Gallant Little Tailor, riceve il Delfino d’argento alla Biennale di Venezia. Dopo la scomparsa di Koch, Reiniger prosegue la sua attività nel teatro dei burattini e, nel 1975 – grazie al National Film Board of Canada – torna al tavolo d’animazione per dare vita a Aucassin et Nicolette. Morirà a Dettenhausen, Repubblica Federale Tedesca, il 19 giugno 1981.

Tags