LA DATA

19 marzo 2011

Il 19 marzo del 2011, praticamente ieri, inizia l’operazione Odissey Dawn che nelle intenzioni della coalizione tutta occidentale – Francia, Gran Bretagna, Italia, Stati Uniti d’America e Canada – vuole colpire Muammar Gheddafi, ormai da anni padrone incontrastato della Libia.

Per quarantadue anni Gheddafi, anche se formalmente dal 1979 si era dimesso da tutte le cariche, ha governato con lungimiranza, sapienza, pugno di ferro, crudeltà e altro ancora secondo chi ne parla. Figura, quindi, a dir poco controversa, amata e odiata sia in patria che fuori, salì al potere il primo settembre 1969 detronizzando, con un colpo di stato militare, il re Idris I di Libia, anche se di fatto fu il suo successore Hasan, re per un giorno solo a perdere lo scettro.

A lui furono imputati diversi atti di terrorismo come mandante, il più tristemente famoso la bomba sull’aereo Pan Am esploso il 21 dicembre 1988 nei cieli della piccola cittadina scozzese di Lockerbie: 270 morti e 11 vittime a terra. Famoso resta il Libretto Verde nel quale teorizzò le sue idee politiche tendenti ad un socialismo nazionale, in pratica una terza via come teorizzato anche da altri esponenti della sinistra mondiale tendente a smarcarsi dal socialismo reale e da un capitalismo senza freni.

Fu abbandonato da tutti gli occidentali anche se nessuno aveva mai fatto mancare accoglienze calorose, sontuose e perfino ridicole alle sue visite di Stato: una fra tutte la tenda montata nei giardini dell’ambasciata libica a Roma con tanto di selezione delle “Amazzoni”. Nessuna grande potenza di quelle decise a porre fine al suo dominio e alla sua vita, ha mai rifiutato un dollaro di origine libica, presentandosi spesso con il cappello vuoto in mano sperando di uscire dalla tenda con il cappello pieno.

 

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