Anno più anno meno, 2.000 anni sarebbe l’età del dito medio, intendendo il gesto con il quale si usa mandare a quel paese senza pronunciare il fatidico e offensivo vaffanculo. Un meno vistoso “gesto dell’ombrello”, reso celebre da Alberto Sordi nel film I Vitelloni di Federico Fellini e ormai quasi del tutto soppiantato dal dito medio alzato, con il resto della mano piegato a pugno.
L’origine di quello che i latini chiamavano digitus impudicus si fa risalire addirittura all’antica Grecia. Tra i primi a parlarne, infatti, il grammatico greco Giulio Polluce nel III secolo d.C., riferendosi alla tendenza degli Attici a comportamenti offensivi e irriverenti. Secondo wikipedia, anche Aristofane probabilmente allude al dito medio in alcune sue celebri opere, e lo fa Diogene Laerzio parlando del suo omonimo, il filosofo Diogene. E sembra proprio che la diffusione del “dito medio” in Europa sia dovuta all’estensione geografica dell’Impero romano e all’influenza della cultura latina, anche là dove non erano arrivato l’esercito. Tacito scrive che le tribù germaniche usavano “fare il dito” all’indirizzo dei soldati romani e c’è anche chi afferma che siano stati i migranti italiani a esportarlo tra l’Ottocento e il Novecento negli Stati Uniti, dove è diventato moda.
Secondo un’altra interpretazione, il gesto del dito medio risalirebbe alla Guerra dei cento anni tra inglesi e francesi: l’esercito britannico stava vincendo anche grazie alla presenza degli arcieri. Così, quando i francesi riuscivano a mettere le mani su uno di questi cecchini ante litteram, si affrettavano ad amputargli l’indice e il medio, le dita usate per tirare l’arco e scoccare la freccia. Di conseguenza, quelli che non venivano catturati usavano sollevare le due stesse dita all’indirizzo del nemico mostrando il dorso della mano. Come le due dita siano diventate una non si sa, ma di fatto alzare il medio è uno dei gesti più diffusi al mondo per offendere, denigrare e anche in segno di protesta contro il sistema (in questo caso il gesto è appannaggio delle star, vedi Madonna e Curt Kobain).
