IL NUMERO

2.800

Si snoda per circa 2.800 chilometri, in un’area di 11.500.000 ettari (tre volte la svizzera) in Patagonia, collega 17 parchi nazionali, con 24 ecosistemi, rifugio di 146 specie di uccelli e 46 mammiferi. È la Patagonian Route of Parks, o Ruta De Los Parques de La Patagonia, che va da Puerto Montt, a sud del Cile, a Capo Horn, il punto più meridionale del Sudamerica. Inaugurata lo scorso settembre dal governo cileno, riunisce la Southern Way, le cosiddette patagonian channels routes e la End of the World Route, la strada “alla fine del mondo”. Un viaggio reale tra panorami mozzafiato e natura incontaminata, dopo il viaggio “letterario” di Luis Sepúlveda con il suo libro Patagonia Express.

Il progetto è nato della fondazione “Tompkins Conservation”, del miliardario e filantropo americano Douglas Tompkins, morto per ipotermia, l’8 dicembre 2015, durante un’escursione in kayak sul lago General Carrera, in Patagonia, appunto.

La fondazione ha donato al Cile una ingente quantità di denaro da investire in questa opera delle meraviglie, con l’obiettivo di creare la strada panoramica più spettacolare del mondo.