LA DATA

2 gennaio 1959

I bambini iniziano a fantasticarsi astronauti, gli astronauti iniziano a fantasticarsi eroi e gli scienziati sono ciò che c’è di più vicino a un eroe. La fine degli anni Cinquanta del secolo scorso è, infatti il periodo dei progetti, dei primi lanci nello spazio, per scoperte scientifiche e orgoglio patriottico, per rispondere a semplici domande, per semplici curiosità. Il 2 gennaio 1959 (per la precisione alle ore 6.41.21) è la data del lancio di Luna 1, la prima sonda spaziale di un vasto programma di esplorazione lunare russo, chiamato Programma Luna, ossia una serie di missioni dell’Unione Sovietica senza equipaggio, verso la Luna, tra il 1959 e il 1976.

Con la forma a sfera, cinque antenne che escono verso l’esterno e nessun sistema propulsivo a bordo, Luna 1 diventò la prima cometa artificiale della storia: rilasciò, a grande distanza dalla Terra, una vasta nube di sodio che fu visibile per qualche minuto sull’Oceano indiano. Ma dopo 34 ore di volo, non riuscì ad atterrare sulla Luna, mancandola “appena” di 5.995 chilometri. Nonostante il fallimento, fu comunque un’operazione di rilevante importanza, perché portò alla scoperta – poi confermata con il lancio di Luna 2 – dell’esistenza del vento solare, un flusso di elettroni e protoni.

Da Sputnik 1, il primo satellite lanciato in orbita, e Sputnik 2, spedito nello spazio con a bordo la cagnolina Laika, le missioni arrivarono al satellite della Terra, con Luna 2. In seguito sarebbero arrivati gli altri pianeti. L’obiettivo? Studiare. Andare avanti. Non solo sognare qualcosa che si vede da lontano, immaginare, aspettare. L’obiettivo è essere consapevoli dei propri limiti e lottare per abbattere ognuno di quelli che si trovano tra noi e quello che vogliamo conoscere, quello che vogliamo conquistare. Per diventare i veri eroi.

«Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza» (Inferno, XXI, 119)