LA DATA

2 ottobre 1187

Salah ad-Din (“Integrità della fede”), ovvero secondo la traduzione italiana, Saladino, è ricordato come uno dei più grandi strateghi di sempre; musulmano sunnita di origini curde, al culmine del potere fu sovrano d’Egitto, Siria, Palestina e Yemen. In Occidente gran parte della sua fama è dovuta alla riconquista di Gerusalemme dopo 88 anni di Regno crociato, con la vittoriosa battaglia di Hattin e un assedio durato dal 20 settembre al 2 ottobre 1187.

Il 2 ottobre 1187 Saladino entra dunque con le sue truppe nelle Città Santa e si mostra magnanimo con i franchi sconfitti, lasciandoli partire con il loro beni; rispetta anche i templi costruiti dai cristiani, ma ripristina al culto islamico le moschee che erano state trasformate in chiese, abbattendo i simboli della cristianità.

Per la riconquista di Gerusalemme Papa Gregorio VIII e il suo successore Clemente III bandirono la terza crociata che partì nel 1189 e a cui parteciparono personalmente il re d’Inghilterra Riccardo I, il re di Francia Filippo II e l’Imperatore di Germania Federico I Barbarossa. La terza crociata si concluse senza risultati di rilievo, soprattutto a causa dei contrasti tra le diverse componenti nazionali che sfociarono in vere e proprie battaglie per il possesso dei territori conquistati. Riccardo “Cuor di Leone” e Saladino siglarono un trattato di pace il 2 settembre 1192 che stabilì una tregua di 3 anni e 8 mesi; Gerusalemme rimase in mano a Saladino, con libero accesso per i pellegrini cristiani e il sultano riconobbe le conquiste di Riccardo Cuor di Leone di Acri e Giaffa. Riccardo ripartì per l’Inghilterra senza visitare i luoghi sacri di Gerusalemme; quanto a Saladino morì di malattia solo alcuni mesi dopo la tregua.

Dante Alighieri, a riprova di quanto il mito di  Saladino sultano giusto e magnanimo avesse attecchito in Occidente, lo colloca nel Limbo, ovvero nel Cerchio dell’Inferno dove trovano posto coloro che pur non essendo battezzati hanno vissuto in modo virtuoso (Divina Commedia, Inferno, Canto IV).

Facendo un saldo temporale di diversi secoli, e passando arditamente dal capolavoro del sommo poeta ad un successo hollywoodiano, chi voglia vedere come il cinema ha raccontato la battaglia di Hattin, l’assedio e la conquista di Gerusalemme, può guardarsi il film di Ridley Scott Le crociate del 2005.

Per chi invece voglia ripercorrere la storia delle crociate e di Gerusalemme, suggerisco, fra i numerosi testi pubblicati, i libri di Franco Cardini Il saladino. Una storia di crociate e saraceni, Piemme editore, 1999 e Gerusalemme. Una storia, Il Mulino, 2015; di  Amin Maalouf, Le crociate viste dagli arabi, Società editrice internazionale, 1989.

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