LA DATA

2 settembre 1945

LA RESA DEL GIAPPONE

Già alla conferenza di Potsdam del precedente mese di giugno gli Usa, la Gran Bretagna e la Cina avevano inviato un ultimatum al Giappone perché accettasse le seguenti condizioni: disarmo totale, processo ai criminali di guerra e abbandono dei possedimenti coloniali. Due giorni dopo l’ammiraglio Suzuki respingeva l’ultimatum preferendo morire piuttosto che subire il disonore della sconfitta e della capitolazione. Il 6 agosto una bomba atomica veniva lanciata su Hiroshima, seguita da una seconda il giorno 9 su Nagasaki. Lo stesso giorno l’Urss lanciava l’invasione della colonia giapponese in Manciuria, costringendo il Giappone a combattere su più fronti.

Dopo la devastazione di Hiroshima e Nagasaki, la marina militare annientata e un esercito allo stremo, il 2 settembre 1945, il Giappone pone la resa e segna la fine della seconda guerra mondiale. Iniziava una nuova era sotto la guida dell’ONU e dei trattati firmati con la Carta Atlantica anche se già dal 1947 emergevano le tensioni Usa-Urss che, nel 1949, apriranno ufficialmente l’era della Guerra Fredda.

La cerimonia si tenne nella Baia di Tokyo sul ponte della USS Missouri, durò circa 23 minuti e fu trasmessa in tutto il mondo. La prima firma della resa fu quella del ministro degli esteri giapponese Momoru Shigemitsu, in nome dell’Imperatore del Giappone Hirohito e del Governo del Giappone. Dopodiché si succedettero le firme del generale Yoshijiro Umezo e del generale statunitense Douglas MacArthur, Comandante Supremo delle Potenze Alleate. Dopo le firme dei testimoni ci furono quelle dei rappresentanti degli altri Paesi, che firmarono ognuno in nome della rispettiva nazione alleata.

Una delle sei penne utilizzate per firmare la resa incondizionata fu inviata alla U.S. Military Academy di West Point, mentre l’unica di color prugna fu mandata alla moglie di MacArthur. La storica corazzata USS Missouri è ora un museo nel porto di Pearl Harbor e sul ponte, nel punto esatto in cui venne firmata la resa del Giappone, si trova una placca commemorativa dell’evento che ha posto fine ad una lunga e sanguinosa guerra.