IL NUMERO

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L’informazione è di terza mano. La notizia viene riportata dalla rivista “Focus” che cita un’altra rivista scientifica, la “Healthy and Natural World”, la quale, a sua volta, si rifà a uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Exeter, capoluogo della contea del Devon in Inghilterra.

Venti, dunque – e gli eventuali scettici leggano qui l’articolo da cui è tratta questa nota – sarebbe il numero di peti (scoreggie, flatulenze, flati, loffe, ventosità, vesce, puzzette, le si chiamino come si vuole!) che, stando appunto a quanto sostengono quegli studiosi, sarebbero per così dire mediamente “giusto” ogni giorno, intendendo per giusto, come dire… fisiologico, naturale, salubre… quanto meno per chi così libera il corpo dai gas che vengono a formarsi nell’intestino.

Spiega l’articolo che, per quanto tale frequenza possa variare a seconda delle abitudini alimentari, quello sarebbe il numero “perfetto”, al di sopra del quale, da un punto di vista medico, si potrebbe cominciare a parlare di meteorismo, ovvero di eccessivo contenuto di metano o solfuro di idrogeno, nel tubo gastroenterico e, di conseguenza, a considerare quelle naturali per quanto sgradevoli manifestazioni quali sintomi di malfunzionamento digestivo, occlusione intestinale, aerofagia, vale a dire di una consistente deglutizione involontaria di aria, talvolta risolta, invece, con delle eruttazioni.

In particolare, prosegue l’articolo, un’emissione leggermente superiore di flatulenze può riscontrarsi in chi segue una dieta vegana, ricca di fibre e carboidrati, a causa della natura solforica di molte verdure.

In ogni caso, conclude l’articolo «emettere flatulenze, comunque, sarà sicuramente imbarazzante e spiacevole ma è anche segno di una sana attività intestinale e può persino aiutare a prevenire molte malattie».

Lo studio britannico, infatti, ha dimostrato «che il solfuro di idrogeno, uno dei gas più puzzolenti prodotti dal nostro corpo, sarebbe in grado di proteggere i mitocondri (organelli intracellulari produttori di energia), scongiurando diabete, attacchi cardiaci e ictus».

Prosit!

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