LA DATA

20 dicembre 1868

Cosimo III de’ Medici,  granduca di Toscana, emanava il 20 dicembre 1868 un editto che proibiva il «commercio carnale» tra cristiani ed ebrei. Il bando era mirato a scongiurare  qualsiasi possibile contatto tra ebrei e cristiani anche attraverso la netta separazione tra le rispettive abitazioni: niente porte o finestre comunicanti o qualsivoglia tetto o terrazzo che potesse fortuitamente favorire incontri e avvicinamenti di qualsiasi genere.

Si voleva in questo modo porre termine ad una quotidiana, reciproca dimestichezza che, nonostante i ripetuti divieti, si era venuta sempre più consolidando nel tempo: questo stato di cose era definito nel bando come un “abuso”, ormai non più tollerabile «da’ iusdicenti», in particolare a Pisa, dove «alcune famiglie Cristiane e  Ebree» avevano «avuto ardire di coabitare nella medesima casa».

Cosimo III, penultimo dei Medici, che era salito  trono nel 1670, è stato spesso sbrigativamente liquidato come sovrano “bigotto”, ma il suo operato è stato recentemente rivalutato alla luce di più attente indagini, anche se è indubitabilmente vero che durante il suo lungo regno (1670-1721) si ebbe un peggioramento delle condizioni degli ebrei in Toscana,

Nelle intenzioni del granduca Cosimo III, nell’emanare un bando mirante ad impedire le relazioni sessuali tra ebrei e cristiani, si puntava a punire  maggiormente il cristiano che si macchiasse di un tal crimine, più che l’ebreo, infatti solo dall’unione con un’ebrea poteva nascere un figlio ebreo, e non viceversa.

Ma  Cosimo III è sicuramente ricordato anche per un altro più “gustoso” bando del 24 settembre 1716 che  istituì le prime denominazioni territoriali del vino Chianti con una certificazione doc ante litteram  “Sopra la Dichiarazione dé Confini delle quattro Regioni Chianti, Pomino e Rufina, Carmignano, e Val d’Arno di Sopra”, nel quale venivano specificati i confini delle zone entro le quali potevano essere prodotti i vini citati.