LA DATA

20 maggio 1970

Nasce lo Statuto dei lavoratori. Una svolta nelle norme sul diritto del lavoro: la Legge 20 maggio 1970 costituiva la fonte normativa più importante nel nostro ordinamento dopo la Costituzione, che aveva fissato i principi fondamentali della materia.

Difeso, osteggiato, non di rado oltraggiato, lo Statuto ha sancito una svolta epocale sul piano delle condizioni e delle tutele del lavoro, nel rapporto tra padroni e dipendenti, nell’organizzazione sindacale.

La dignità di chi lavora viene posta, per la prima volta, all’attenzione e in cima ai diritti. Lo Statuto sancisce, infatti, la libertà di opinione dei lavoratori e l’impossibilità ad essere discriminati a seconda delle convinzioni politiche o religiose, non rilevanti anche al momento dell’assunzione.

Una conquista enorme se si pensa alle discriminazioni, alle angherie e ai licenziamenti negli anni del dopoguerra per gli operai militanti di partiti e sindacati. Un’altra importante norma (art.2), all’epoca considerata il cuore della legge, prevedeva il divieto per il datore di lavoro di ricorrere alle guardie giurate per controllare l’attività dei dipendenti. L’articolo 4 proibì invece l’uso di impianti audiovisivi per sorvegliare a distanza le attività dei lavoratori.

Nel dettaglio, lo Statuto si articola in 6 titoli, che racchiudono, nell’ordine, norme concernenti la libertà e dignità dei lavoratori (art. 1-13), la libertà sindacale (art. 14-18), l’attività sindacale (art. 19-27), disposizioni varie e generali (art. 28-32), il collocamento (art. 33-34), le disposizioni finali e penali (art. 35-41).

Dopo la privatizzazione del diritto del lavoro pubblico in Italia avvenuta negli anni Novanta, l’applicabilità della norma fu estesa anche ai dipendenti pubblici italiani.

Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti dei diritti dei lavoratori. Ma di Job Acts, articolo 18, Legge Fornero parleremo in altra occasione… Qui ricordiamo, a chiudere, come, senza ombra di discussione, lo Statuto dei lavoratori, a suo tempo, fu uno dei più avanzati al mondo in materia di diritti.