DAILY LA DATA

20 settembre 1918
Le stimmate di Padre Pio

Di stimmate, o stigmate, è piena la storia. La Chiesa annovera oltre 300 stigmatizzati: accanto a nomi notissimi come quello di Padre Pio ne troviamo altri assai meno conosciuti, a dimostrazione che certi fenomeni soprannaturali non riguardano solo poche eccelse figure

Nella mattina del 20 settembre 1918, dopo aver celebrato la Messa, Padre Pio riceve le stimmate da Gesù. “Fui sorpreso come da un dolce sonno e mi vidi dinanzi un misterioso personaggio, che aveva le mani, i piedi e il costato che grondavano sangue. Mi sentivo morire dal dolore…Quando il personaggio si ritirò, io mi avvidi che mani, piedi e costato, erano traforati e grondavano sangue…La ferita del cuore gitta continuamente sangue, specie dal giovedì sera fino al sabato”.
Di stimmate, o stigmate, è piena la storia. La Chiesa annovera oltre 300 stigmatizzati: accanto a nomi notissimi, come San Francesco d’Assisi, Rita da Cascia, Teresa d’Avila, Pio da Pietrelcina, Margherita Maria Alacoque, ne troviamo altri assai meno conosciuti, quali Osanna di Mantova, Raniero di Borgo San Sepolcro, Maria Vittoria Angelini, Antonio Ruffini, a dimostrazione che certi fenomeni soprannaturali non riguardano solo poche eccelse figure.
Di base, le stimmate sono generalmente accompagnate dal potere taumaturgico, considerato che, altrimenti, sono solo due buchi nelle mani che ognuno può procurarsi con una buona dose di autolesionismo e acido fenico. In padre Pio, non si tratta solo di stimmate ma anche di Transverberazione, ovvero le ferite di Cristo al costato. A padre Pio vengono riconosciuti svariati superpoteri che vanno dalle guarigioni, alla bilocazione, alla lettura del pensiero…un passo avanti rispetto agli altri. Padre Pio è stata figura controversa che ha visto divisioni anche all’interno della stessa Chiesa. Un lungo conflitto che dal 1920 lo oppose al Sant’Uffizio e che gli impose misure restrittive dichiarando che non vi era alcuna certezza che i segni manifestati fossero di origine soprannaturale. Padre Gemelli, il fondatore dell’Università cattolica di Milano, in una relazione dopo una sua visita di ispezione lo definì “autolesionista, imbroglione, psicopatico”, ma pare che anche Papa Giovanni XXIII non avesse una grande opinione del santo trovandosi coinvolto in una losca vicenda descritta in un dossier di 200 pagine dove, in sintesi, si denunciava che padre Pio “due volte la settimana teneva rapporti sessuali con pie donne”. Ma altri Papi ne avevano un’alta opinione, come Paolo VI e, sopratutto, Giovanni Paolo II (Wojtyla) che il 16 Giugno del 2002 lo canonizzò. Vale la pena ricordare anche un evento accaduto il 15 agosto 1920 a San Giovanni Rotondo. Un’automobile esce dal convento dei cappuccini per giungere nella piazza principale del paese. A bordo padre Pio, acclamato dalla folla. Giunto in piazza, il frate benedice la bandiera dei reduci, che nella zona hanno organizzato le prime squadre fasciste. Due mesi dopo, in quella stessa piazza, undici contadini socialisti saranno massacrati dai soldati. All’indomani dell’eccidio, il frate accoglierà con grande cordialità nel suo convento Giuseppe Caradonna, figura di primo piano del nascente fascismo in Capitanata.
Ma questo piccolo processo all’uomo Francesco Forgione, in arte Padre Pio, è ben poca cosa davanti alle orde di fedeli adoranti questa forma di misticismo cupo e medievale intriso di superstizione, fanatismo e miracolismo.
E’ un po’ come affidarsi a Frate Zenone dell’Armata Brancaleone che invita ad attraversare lo cavalcone in fila longobarda…Deus vult!