IL NUMERO

2000

Si dice che siano 2.000 le persone che vennero uccise, nel 1227, a causa della morte di Gengis Khan, il valoroso e feroce imperatore mongolo, per rispettare il suo ultimo desiderio. Il potente sovrano, che durante il suo regno creò un immenso e ricco impero, fece della “Via della Seta” un punto focale per l’economia e il commercio, civilizzò le zone conquistate, introducendo la libertà religiosa, un buon sistema di posta e altre importanti innovazioni, non voleva, infatti, che si sapesse dove sarebbe stato seppellito. Aveva, quindi, ordinato alla sua armata di uccidere chiunque si trovasse sulla strada durante il transito delle sue spoglie attraverso Mongolia.

Per meglio rispettare l’ordine del temutissimo Gengis Khan, almeno 1.000 cavalli calpestarono il punto in cui si trovava la tomba in modo da cancellarne ogni traccia. Tutt’ora non si è a conoscenza del luogo in cui venne sepolto, in parte per la grande estensione di quello che era un tempo l’impero mongolo, ma sicuramente anche per il rispetto che le popolazioni locali, hanno avuto nei secoli fino ad oggi, del volere del sovrano.

Quando, nel 1990, furono avviate le prime ricerche sulla possibile ubicazione del sepolcro, il progetto venne interrotto per le proteste della popolazione locale. Le successive indagini effettuate con satelliti non portarono ai risultati sperati. Probabilmente il mistero della tomba di Gengis Khan rimarrà per sempre tale, avvolto nelle pieghe del tempo.