IL NUMERO

21

Ventuno anni è l’età media in cui i giovani italiani cominciano a guidare. Per la precisione, 21 anni e due mesi, con differenze da regione a regione. I neopatentati in Italia sono circa 554.000, l’1,55% degli automobilisti con patente B, ma ci sono differenze da regione a regione nel numero e nell’età media: mentre al sud ci si mette alla guida delle quattroruote il prima possibile, se la prendono più comoda in Liguria, Emilia-Romagna e Sardegna. I dati sono quelli del Ministero dei Trasporti elaborati e resi noti dal sito Facile.it

«Nel Meridione – si legge sul sito – la licenza di guida si prende mediamente circa 8 mesi prima che nel resto d’Italia. Guardando la classifica regionale, gli automobilisti che conseguono la patente B ad un’età inferiore sono quelli residenti in Basilicata, Sicilia e Campania, dove, in media, ci si mette al volante a 20 anni e 7 mesi. Leggendo la classifica nel senso opposto, invece, coloro che superano più tardi l’esame di guida sono i residenti della Sardegna (22 anni), della Liguria (21 anni e 11 mesi) e dell’Emilia- Romagna (21 anni e 8 mesi)».

Andando a vedere i numeri assoluti, la regione con il maggior numero di neopatentati è la Lombardia (88.000), seguita dalla Campania (59.000) e dal Lazio (51.000), mentre la percentuale rispetto al totale di automobilisti con patente B è più alta in Campania (1,93%) in Calabria (1,84%) e in Puglia (1,83%); le percentuali minori sono in Friuli Venezia Giulia (1,34%) e in Liguria (1,35%).

Le differenze sono anche di genere, dato che le donne cominciano a guidare in media a 21 anni e 9 mesi (gli uomini a 20 anni e 8 mesi). Le regioni dove le donne ottengono la licenza a un’età maggiore sono, ancora una volta, la Sardegna (22 anni e 7 mesi), la Liguria (22 anni e 5 mesi) e l’Emilia-Romagna (22 anni e 3 mesi).

«Analizzando il profilo di chi ha conseguito la patente B nei 12 mesi presi in considerazione, emerge che meno di un automobilista su quattro ottiene il documento a 18 anni (24,24% del totale). La percentuale, però, varia sensibilmente nelle diverse aree del Paese. Se in Molise, Basilicata e Campania i neo-maggiorenni rappresentano il 35% del totale dei neopatentati, in Liguria la percentuale scende al 18% e in Sardegna addirittura al 14%. Valori bassi anche in Lombardia e nel Lazio, dove l’incidenza dei diciottenni sul totale neopatentati si ferma al 21%», conclude l’articolo.

Tags