LA DATA

21 giugno 1953

Il 21 giugno 1953 nasce a Karachi, in Pakistan, Benazir Bhutto, la prima e unica donna premier nel mondo islamico.

Benazir faceva parte di una delle famiglie più potenti del paese; figlia dell’ex primo ministro pakistano Zulfiqar Ali Bhutto, seguendo le orme paterne, studia prima in America e poi Inghilterra. Nel 1973 si laurea in Scienze politiche ad Harvard. Ad Oxford compie studi di politica, filosofia ed economia al St Catherine’s College.

Dopo il percorso universitario, giovanissima, ma già pronta per diventare leader politco, torna in Pakistan. Suo padre viene prima deposto e poi ucciso dal dittatore al potere, il generale Muhammad Zia-ul-Haq, che la costringe agli arresti domiciliari. Nel 1984, ottiene il permesso di tornare nel Regno Unito.

Nel periodo dell’esilio, diviene la guida del Partito Popolare Pakistano, già presieduto dal padre. A 35 anni, è la prima donna eletta primo ministro in tutto il mondo musulmano. Il suo governo dura però solo venti mesi. Nel 1990 viene destituita dopo lo scontro con il presidente del Pakistan Ghulam Ishaq Khan, com’era già accaduto a suo padre.

Nel 2007 rientra in Pakistan per partecipare alle elezioni, dopo essere stata in esilio per otto anni prima a Dubai e poi a Londra, con l’accusa di corruzione. Il suo ritorno in patria, il 18 ottobre del 2007, fu funestato da un attentato contro il suo corteo che causò 140 vittime.

Due mesi dopo, il suo sogno di ritornare a guidare il Pakistan s’infrange nel sangue di un altro attentato. Il 27 dicembre, dopo l’ultimo comizio della campagna elettorale, un kamikaze si fa esplodere accanto all’auto scoperta a bordo della quale la statista stava salutando i suoi sostenitori, uccidendo lei e 54 persone del suo seguito.

Solo la violenza piú cieca poteva fermare una donna cosí coraggiosa e determinata come Benazir Bhutto, un simbolo di libertà ed emancipazione per tutte le donne del suo paese e del mondo intero.