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Persone che non hanno letto un libro nel 2015

“Sapeva leggere. Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita. Sapeva leggere. Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia” (Luis Sepùlveda)

Perché in Italia si legge così poco? La causa principale è, secondo un’indagine dell’Istat, la mancanza di tempo. Il 30% dei non lettori italiani non legge; in particolar modo il 31,8% del dato riguarda gli uomini e il  27,7% delle donne.
Il 23,7% di chi non legge preferisce altri svaghi rispetto ai libri, il 15,9% ha motivi di salute che allontanano dalla lettura e il 9,1% è troppo stanco dopo aver svolto altre attività. Il motivo economico è scelto dall’ 8,5% dei non lettori. Televisione, radio, pc, cinema hanno la prevalenza sui libri per il 6,5% dei non lettori. Il distacco dalla lettura è in aumento rispetto agli anni passati; in molte abitazioni, ci sono mediamente non più di dieci libri su una mensola. Questo impone riflessioni.

Leggere è un passatempo che richiede cuore, fantasia, immaginazione e tempo. Quel tempo che ormai sembra davvero prezioso come il denaro. Chi non è capace di leggere, chi non sa cosa si sta perdendo, o non ha avuto dei buoni maestri, o è troppo preso da altro. Ma cosa altro? Internet, televisione, cellulari, ma anche palestra, sedute dall’estetista… ahimè, siamo il popolo dell’apparire. Non arriviamo a fine mese, ma abbiamo un cellulare di ultima generazione e chiediamo un prestito per andare in vacanza. Eppure un’ora di lettura non costa nulla e dà tanto.
Spesso si sente di ragazzi che non leggono proprio perché hanno imparato a odiare i libri a scuola. Assurdo! Possibile che le persone che dovrebbero avvicinare a una cosa, portino sul versante opposto? Possibile che questo capiti proprio qui, in Italia? Un Paese che è la culla della cultura! Adesso sembra che le cose stiano cambiando. I giovani leggono più degli adulti, c’è solo da sperare che crescendo mantengano intatta questa passione e non si facciano fuorviare.

Divertimenti, hobby, frivolezze, lavoro, casa e famiglia, non possono convivere con un buon libro? Direi proprio di sì.
Il piacere della lettura, l’immergersi in altri mondi, in riflessioni con spiriti del passato, porta ad un arricchimento interiore e permette la formazione di quell’esperienza speciale che è la cultura. «La lettura è un’immortalità all’indietro», sostiene Umberto Eco perché «chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito …»