Il 22 luglio 1942 i nazisti iniziano la deportazione dei 350.000 prigionieri del ghetto di Varsavia. Il ghetto era stato istituito dal regime nazista nel novembre del 1940, isolando un intero quartiere della città vecchia e rinchiudendo gli ebrei espulsi dai villaggi e dalle città della provincia.
Circa 300.000 persone verranno deportate nei campi di sterminio di Treblinka e di Belzec e qui assassinate nelle camere a gas. Le operazioni di trasferimento, iniziate con metodo e sistematicità dai ragionieri del male quel giorno di luglio, dureranno fino al mese di settembre; circa 35.000 Ebrei già durante il trasporto, ancora prima di lasciare il ghetto, vennero uccisi.
Cronologia dell’orrore del Ghetto di Varsavia
- 1931 – Censimento ufficiale degli ebrei in Polonia: 3.117.449 cittadini. Dopo la guerra ne erano sopravvissuti circa 40.000.
- Novembre 1939 – Gli ebrei di Varsavia sono 359.827.
- 15 novembre 1940 -. Il Ghetto di Varsavia viene chiuso, 15 giorni prima tutti i cristiani abitanti nel ghetto avevano dovuto abbandonarlo obbligatoriamente.
- Maggio 1941 – Il Ghetto di Varsavia conta 420.000 ebrei.
- 12 luglio 1942 – Il Presidente dello Judenrat (Il Consiglio Ebraico) Cerniakov alla richiesta delle SS di portare il numero dei deportati da 5.000 a 7.000 al giorno si suicida con il cianuro. Dopo poco tempo il numero cresce a 10.000 al giorno.
- 22 luglio 1942 – Gli abitanti del ghetto sono 380.000. Il Consiglio ebraico rende noto l’ordine di deportazione all’Est. Entro il 3 ottobre verranno deportate 310.000 persone.
- 5 agosto 1942 – Ordine di sterminio per il ghetto.
- 21 settembre 1942 – Il ghetto è ridotto alla metà della sua superficie. Più di tre quarti della sua popolazione è già stata deportata.
- 20 ottobre 1942 – Formazione del Comitato Coordinatore dei movimenti della Resistenza ebraica.
- 18 gennaio 1943 – Inizio della seconda deportazione. Prima resistenza ebraica. Non rimangono nel ghetto che 40.000 ebrei
- 19 aprile-26 maggio 1943 – Liquidazione del Ghetto. Insurrezione ebraica. Il ghetto è bombardato, messo a fuoco, raso al suolo. Sulla sua area sorge un campo di concentramento per 2.000 prigionieri ebrei e cristiani.
La parola alle immagini
Video di Igor Mendolia, basato sul testo Il Ghetto di Varsavia dell’editore e pittore Mario Lattes. Era la sua tesi di laurea. Einaudi rifiutò di pubblicarla.
