DAILY LA DATA

21 ottobre 1929
Nasce Ursula K. Le Guin

Ursula Kroeber, che dopo il matrimonio assunse il cognome Le Guin, con il quale firmava i suoi romanzi, è stata la maggiore scrittrice di fantascienza e fantasy a cavallo tra il Novecento e il Duemila

Il 21 ottobre 1929, a Berkley, negli Stati Uniti, nasceva Ursula Kroeber, la maggiore scrittrice di fantascienza tra il XX e il XXI secolo. Anarchica, femminista, pacifista, intellettuale profonda e originale, ha rinnovato la letteratura di genere con un’impronta stilistica molto personale e poetica, tale che i suoi romanzi sono senza dubbio destinati a rimanere nella storia della letteratura americana e non solo.

Laureata in Storia della letteratura francese, si trasferì dall’America a Parigi dove incontrò Charles Le Guin, che diventò poi suo marito e con il cui cognome firmò successivamente tutti i romanzi, lasciando solo la iniziale “K” del suo nome.

Pubblicò il suo primo racconto nel 1962, April in Paris, che apparve sul magazine “Fantastic Stories” e due anni dopo scrisse un altro racconto di grande successo, The Dowry of Angyat, che venne pubblicato su “Amazing Stories”, la rivista di fantascienza per eccellenza, che molti anni prima, quando Ursula aveva appena 10 anni, ne aveva rifiutato un racconto, ritenendolo troppo acerbo.

Dopo questi primi successi, cominciò a scrivere un romanzo dietro l’altro, diventando in breve un nome affermato del genere fantasy/fantascienza. Tra il 1966 e il 1982, pubblicò, infatti, alcune tra le sue opere più importanti e significative: Il mondo di Rocannon, La mano sinistra delle tenebre, La falce dei cieli, Il mondo della foresta, I reietti dell’altro pianeta, La soglia, Sempre la valle, la raccolta di racconti I dodici punti cardinali, La rosa dei venti.

Con questi romanzi, che un altro grandissimo della fantascienza, Philip Dick, amava incondizionatamente tanto da considerare Ursula una sorella, la scrittrice divenne un vero e proprio pilastro della narrativa di genere, con il suo stile inconfondibile e sempre impeccabile, accompagnato all’attualità dei temi trattati, attraverso i quali indagava la società del tempo e che rendono la “sua” fantascienza un po’ anarchica e profondamente umana. Nei suoi romanzi, del resto, non mancano mai anche espliciti riferimenti politici, sociali e religiosi, che ne fanno un’autrice decisamente impegnata.

Nella sua lunga carriera (è morta a Portland il 22 gennaio 2018), costellata di grandi successi, ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui, nel 2003, il prestigioso titolo di Grand Master, attribuito dalla Science Fiction and Fantasy Writers of America all’autore o autrice di maggiore importanza nel genere e assegnato in precedenza solo ad autori del calibro di Arthur C. Clarke, Ray Bradbury, Isaac Asimov e Clifford Simak.