DAILY LA DATA

22 settembre 1934
Nasce Ornella Vanoni

A parlare della Vanoni si rischia di non rendere mai giustizia alle sue fantastiche qualità artistiche per parlare quasi esclusivamente di lei e Giorgio, lei e Gino, lei e i suoi amori disgraziati, donna dall’innegabile ed elegante fascino. Quello che ci piace ricordare in questo pezzo è la nascita artistica di questa straordinaria voce. In realtà la Vanoni nasce come attrice, anche se il suo sogno di ragazza era fare l’estetista «Sono stata una ragazza inventata. Inventata dagli altri. Di mio avrei voluto fare l’estetista, niente di più. Avevo l’acne e avrei voluto curare la pelle, la mia e quella degli altri».

Si iscrive nel 1953 all’Accademia di arte drammatica del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler, con il quale ebbe una storia d’amore che fece scandalo. Lei aveva 22 anni, lui 35 e per giunta sposato, di sinistra ed era un artista. Comunque, la ex estetista debutta come attrice nel 1956 in Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello e ancora di cantare non se ne parla sino a quando, nel 1957, in occasione della rappresentazione al Piccolo de I Giacobini di Federico Zardi, interviene durante i cambi di scena cantando un paio di ballate della Rivoluzione francese: «Al Piccolo leggevo e imparavo tutto. Spiavo mostri come Tino Buazzelli e Sarah Ferrati. Respiravo le loro voci, rubavo i gesti. E Strehler? Mi mette a cantare ballate nell’intervallo dei Giacobini, sai quando gli spettatori tossiscono? Be’: alla faccia sua, è un trionfo. Allora l’amico Gino Negri dice che sarei adatta alle canzonette da cortile. “Ma no, facciamo le canzoni della mala” disse il maestro, magnanimo. Così si sono messi lì Dario Fo e Fiorenzo Carpi e sono nate Ma-mì e Le mantellate…».

Detto fatto, nasce così “la cantante della mala” e Giorgio Strehler decide di cucirle addosso un vero e proprio repertorio. Tutto il resto è storia, storia nota: gli amori complicati, la copertina su Playboy del 1977, gli indimenticabili successi, la sua casa discografica e tanta vita di un’artista che a 84 anni è capace di vincere ancora premi come il Premio per la migliore interpretazione intitolato a Sergio Endrigo, con la canzone “Imparare ad amarsi” all’ultimo festival di Sanremo. «I premi? Li metto tutti in bagno, il bagno degli ospiti».
«Solo se la tua musica parte dal cuore, la voce vola oltre il corpo e diventa un destino infinito». Questa è Ornella Vanoni.