DAILY LA DATA

23 novembre 1890
Entra in funzione il jukebox

È uno di quegli oggetti dal sapore vintage, che richiamano subito le atmosfere degli anni Sessanta e le serate musicali in cui scegliere e assaporare il gusto di una canzone non era un fatto digitale. La scelta delle canzoni era limitata, i tempi di YouTube e di Spotify erano ancora molto lontani: la selezione era quella e da quella non si poteva scappare, ma si poteva star certi che in quella lista di canzoni c’erano i tormentoni del momento, le canzoni più amate, i ritornelli canticchiati da migliaia di giovani. Sì, perché se è vero che il modo di riprodurre la musica è cambiato e è cambiato anche lo stile, è vero anche che non è mai cambiata la voglia di ascoltare insieme le canzoni del momento, di appassionarsi, tutti, per le note più conosciute e gli artisti più apprezzati. La musica è di tutti, è comprensibile da tutti, e questo non cambierà mai.

È il 1890 quando entra in funzione il primo jukebox, Palais Royale Saloon di San Francisco. Il jukebox, quell’attrezzo magico per cui, quando si infila una monetina, si può scegliere la canzone da ascoltare e le note iniziano, così, a risuonare nell’aria. Negli anni il jukebox è diventato uno degli oggetti più amati dalle persone, soprattutto perché è associato alla ritualità conviviale dei bar, dove ci si ritrova a bere una birra e con il resto del conto si seleziona una canzone che rallegri l’atmosfera.

Sono molti i film e i telefilm dove compare questo oggetto, attorno al quale ruotano le vite dei protagonisti, con la musica a fare da colonna sonora. Oggi i jukebox sono per collezionisti e per appassionati di vintage, che vogliono rivivere grazie a questo iconico oggetto i gloriosi anni Cinquanta e Sessanta.