È il numero di coppie di cromosomi omologhi contenuto nelle cellule umane, i cabalisti lo consideravano un numero portatore di successo, in alcune tradizioni popolari è sinonimo di fortuna: il numero 23 non può non suscitare almeno curiosità.
Secondo molti studiosi della Bibbia, Gesù Cristo nacque il 23 luglio e ricevette 23 frustate prima di vedere Satana tra la folla. I Templari ebbero 23 Gran Maestri. Sia il calendario sumero che quello egizio cominciavano dal 23 luglio. Il sangue impiega 23 secondi a circolare nel corpo umano. Il genoma umano contiene 23 paia omologhe di cromosomi. Il bioritmo del ciclo fisico dura 23 giorni. Nel codice dei telegrafisti 23 significa “a capo”. È uno dei numeri della sequenza numerica dell’Equazione di Valenzetti (4 8 15 16 23 42), se in una stanza ci sono 23 o più persone, la probabilità che almeno due di esse siano nate lo stesso giorno è maggiore del 50%. È un numero fondamentale per alcuni movimenti esoterici. L’alfabeto latino ha 23 lettere.
Ecco perché avrete sicuramente sentito parlare dell’Enigma del 23, tornando indietro fino alla Cabala, l’esoterismo, i Rosacroce e la Rivoluzione francese, passando per le speculazioni miliardarie di Dan Brown e Il Codice Da Vinci e di Umberto Eco e Il pendolo di Foucault.
Del 23, si è occupato ampiamente anche Aleister Crowley, l’occultista considerato il fondatore del moderno satanismo. La Trilogia Illuminatus fu scritta tra il 1969 e il 1971 da Robert Anton Wilson e Robert Shea come una postmoderna, satirica avventura di fantascienza ispirata alle teorie complottistiche, vere e immaginarie, mediante cui gli autori rileggono la teoria degli Illuminati e del Discordianesimo ricavandone di fatto un sistema di idee che alimenta il pensiero antagonista che si oppone al mondo globalizzato delle multinazionali, in nome del situazionismo e della provocazione culturale: la divinità del Discordianesimo è Eris, la dea della discordia della mitologia greca, il cui numero sacro è il 23.
Gli Illuminati appartengono al mondo dei Rosacroce. Secondo la leggenda l’ordine dei Rosacroce fu fondato nel 1407, al suo ritorno in Germania, da un tedesco di nome Christian Rosenkreuz (1378 – 1484) che soggiornò a Damasco e in Terra Santa, dove avrebbe studiato l’occultismo. Tra gli adepti dei Rosacroce Leonardo da Vinci, Nostradamus, Bacon, Shakespeare, Mozart, Beethoven, Victor Hugo, Isaac Newton. Senza approfondire troppo, tra le pratiche dei Rosacroce c’è l’alchimia e l’alchimia va d’accordo con la numerologia e l’enigmistica. Dunque il 23, che si dice prenda tutto il suo potere evocativo dal fatto di essere formato da 2 e 3 e che sia inevitabilmente legato al 13.