IL NUMERO

23,5

È la percentuale di automobilisti che, secondo una ricerca commissionata da una famosa compagnia assicurativa, confessa di usare lo smartphone senza vivavoce o auricolare guidando. Questo comportamento pare abbia modificato la causa del maggior numero di incidenti, un tempo imputabili all’eccesso di velocità e alla guida in stato di ebbrezza e adesso, invece, attribuibile all’abitudine di usare il cellulare in auto.

Peggio ancora della telefonata alla guida è l’attenzione del guidatore rivolta alle applicazioni di messaggistica o ai social network. Le abitudini di verificare una notifica di whatsapp, incidere una nota vocale, o peggio scattarsi un selfie al volante stanno accrescendo il fattore di rischio connesso all’uso della tecnologia in mobilità.

«Anche una distrazione di 14 o 20 secondi – si legge nel messaggio della compagnia assicuratrice – può causare danni inimmaginabili: basti pensare che in quei pochi secondi un’auto che procede a 100Km l’ora percorre ben 600 metri! Immaginiamo di guidare bendati per 600 metri, in questa circostanza tutto può accadere con effetti imprevedibili e spesso irreversibili: finire fuori strada, o travolgere una carrozzina, un pedone, una bici o un altro veicolo. Ecco distogliere lo sguardo dalla strada, dedicandosi anche se per pochi secondi al cellulare, può avere conseguenze fatali».

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