Nel 1974 infuriava negli Stati Uniti lo scandalo Watergate: nel 1972 la sede del comitato elettorale del Patito Democratico, all’hotel Watergate di Washington D.C., era stata violata da uomini allineati al Partito Repubblicano e da lì si era scoperto che varie persone – tra cui membri del governo e delle agenzie di sicurezza – avevano organizzato un sistema pervasivo di intercettazioni telefoniche e registrazioni ambientali, per sorvegliare individui politicamente avversi.
Il 24 luglio 1974 la Corte suprema Americana obbligò il presidente Richard Nixon a rilasciare registrazioni effettuate alla Casa Bianca che potevano costituire una prova importantissima nel campo delle indagini.
Con questo scandalo, non fu solo la reputazione del presidente e del suo partito a essere distrutta, ma anche la fiducia del popolo americano nelle proprie istituzioni fu rovinata per sempre.