LA DATA

24 settembre 1958

24 settembre 1958, Rivarolo del Re, provincia di Cremona, bassa Padana, una sera come tante nella sonnacchiosa provincia italiana che si avvia verso gli anni del boom a ritmo di swing.

In una balera della zona è in programma una serata importante: si esibiscono due idoli della canzone italiana, Natalino Otto e Flo Sandon’s, reduci anche da una partecipazione al Festival di Sanremo.

Ad aprire il concerto c’è una band dal nome esotico, gli “Happy Boys”, ma composta da ragazzi cremonesi. Da poche settimane è entrata nel gruppo una ragazza di 18 anni, con una gran voce. Ai ragazzi del complesso è piaciuta e l’hanno fatta provare davanti al pubblico solo dieci giorni prima, in una serata a Croce Santo Spirito, una frazione di Castelvetro Piacentino, poche anime perse nella nebbia tra Piacenza e Cremona.

Per la verità quella ragazzina alta e magra è già salita su di un palcoscenico, qualche settimana prima, durante le vacanze con la famiglia a Forte dei Marmi. Gli amici l’hanno spinta a prendere il microfono alla Bussola di Marina di Pietrasanta, dopo l’esibizione del cantante cubano Don Marino Barreto, e lei ha cantato con disinvoltura.

Ma il suo vero debutto è lì, a Rivarolo del Re. Il pubblico è in delirio e, invece di chiedere il bis alla diva Flo Sandon’s, lo chiede a quella sconosciuta «lungagnona», come si definirà poi lei. Di certo gli spettatori di quella prima serata non potevano immaginare di assistere alla “prima” di colei che diventerà un’icona della musica internazionale, “la” cantante italiana per definizione.

Signore e signori: Mina.