LA DATA

25 agosto 1609

Il 25 agosto 1609 Galileo Galilei presenta il suo primo cannochiale al Senato di Venezia.

In realtà il primo a realizzare lo strumento era stato l’ottico tedesco naturalizzato olandese Hans Lippershey, noto anche come Johann Lippershey o Lipperhey all’inizio del Seicento. Galileo lo venne a sapere, e forse ebbe modo anche di esaminarne uno, nella primavera del 1609. Dal modello trasse una copia, potenziata, che spacciò come propria invenzione al governo veneziano, da cui ebbe come premio il raddoppio dello stipendio e un contratto a vita d’insegnamento.

Lo strumento proposto da Galileo, con la sua capacità di avvicinare le cose lontane, non era soltanto uno stupefacente passatempo per gli uomini di corte ma anche uno straordinario alleato delle scoperte scientifiche future. «Far entrare gli strumenti nella scienza – scrive al riguardo il filosofo Paolo Rossi in La nascita della scienza moderna in Europa – concepirli come fonti di verità non fu una facile impresa. Vedere, nella scienza del nostro tempo, vuol dire, quasi esclusivamente, interpretare segni generati da strumenti. Alle origini di ciò che oggi vediamo nei cieli c’è un iniziale, solitario gesto di coraggio intellettuale».

Sempre in quell’anno Galileo scoprì i quattro maggiori satelliti di Giove da lui chiamati in un primo tempo Cosmica Sidera e successivamente Medicea Sidera (pianeti medicei) in omaggio al granduca di Toscana Cosimo II, già suo allievo, a cui recapitò anche un esemplare del suo cannocchiale.